ColorFit è nato con un obiettivo molto specifico: essere un’alternativa alla portata di tutti e meno stressante di un test clinico per individuare potenziali soggetti daltonici.
Abbiamo quindi ideato questo gioco internamente al laboratorio MIPS tenendo a mente le situazioni di utilizzo e il target di pubblico a cui era destinato. L’idea era che Il gioco sarebbe stato stampato e utilizzato nelle scuole primarie e nelle scuole secondarie di primo grado e che gli insegnanti avrebbero potuto “somministrarlo” in autonomia. Tenendo a mente ciò abbiamo quindi definito alcuni punti fondamentali:
Abbiamo quindi progettato ColorFit in modo che rispettasse questi punti. ColorFit è un gioco astratto per due giocatori basato sulla meccanica del piazzamento tessere e del color matching. Ai giocatori vengono assegnate 8 tessere circolari ognuna colorata diversamente. Fatto ciò gli è richiesto di posizionarle a turno sulla plancia di gioco seguendo due limitazioni:
Il primo giocatore che riesce a posizionare tutte le sue tessere è dichiarato il vincitore.
Questo limitato set di regole ci ha permesso di creare un gioco in cui al giocatore è richiesta una task specifica per vincere, cioè di posizionare strategicamente le proprie tessere in
modo da costringere l’avversario in una zona della mappa dove questo non riesca più a posizionarne di nuove, che per essere raggiunta richiede di non commettere errori rispetto ad una sotto task, quella cioè di rispettare le costrizioni di piazzamento. La nostra idea è che osservando le tempistiche di gioco e gli errori commessi dai giocatori sia possibile eseguire uno screening preliminare dei soggetti che hanno problemi nel riconoscere correttamente i colori cioè dei soggetti che potrebbero essere daltonici.
Abbiamo creato diverse palette cromatiche per il gioco con l’obiettivo di rendere più o meno difficile per i giocatori il riconoscimento dei colori. Ad oggi abbiamo creato sei differenti palette:
Stiamo inoltre eseguendo vari test sulle plance rispetto ad altre due direzioni che potrebbero risultare interessanti: modifiche del colore di sfondo della plancia e modifiche sulla topografia del grafo.
Con la prima modifica ci interessa analizzare se e come la percezione dei colori possa venire influenzata modificando esclusivamente il colore presente nel background della plancia. La seconda modifica invece cerca di rendere più amichevole e avvincente il gioco per i bambini in modo che questi non percepiscano di star eseguendo un “test”.
Le plance con forme differenti e meno astratte sono state testate nelle scuole e hanno funzionato paradossalmente troppo bene. I bambini si sono rivelati troppo interessati alle figure o così confusi dalla loro presenza da iniziare a distrarsi e a commettere più errori rispetto a quando giocavano con la plancia standard. Ricreare le plance utilizzando disegni di animali e oggetti quindi è risultato in realtà problematico durante l’attività.
Durante i nostri test ci siamo anche accorti che le dimensioni iniziali che avevamo pensato per il gioco sono risultate non adeguate e troppo piccole per l’utilizzo effettivo. I bambini perdevano pezzi del gioco e si confondevano date le dimensioni ristrette delle tessere del gioco. Stiamo lavorando ad una versione del gioco più grande e con componentistica differente. Problema correlato è quello attentivo. Per molti bambini è risultato complesso rimanere seduti per tutta la durata dell’attività. Un upgrade possibile per il gioco è quindi quello di creare una versione di colorFit gigante che si posiziona sul pavimento e i bambini per interagire devono prendere delle tessere e camminare fino a portarle nel punto dove desiderano lasciarle.
Un’altra problematica che si è palesata durante i test riguarda invece direttamente le meccaniche di gioco. Nella maggior parte delle partite il giocatore che inizia risulta molto avvantaggiato ed è quello che statisticamente vince il maggior numero di partite. Per risolvere questo problema stiamo valutando due strade: la prima è quella di richiedere un’altra condizione di vittoria che non sia il giocare tutte le tessere, la seconda è quella di rendere il gioco cooperativo.
La sperimentazione di ColorFit sta proseguendo in molte scuole d’Italia. Nel corso del progetto Game4CED oltre 1000 bambini delle scuola primaria giocheranno a ColorFit. L’obiettivo di queste sperimentazioni è duplice: da una parte ci permetteranno di verificare se ColorFit presenta delle problematiche durante l’utilizzo e di modificarne il Design conseguentemente, dall’altra parte ci permette di divulgare la problematica del daltonismo nelle scuole e di individuare soggetti che potrebbero avere questa condizione.
ColorFit | Board Game | BoardGameGeek
ColorFit | ColorFit Print and Play – ITA | File | BoardGameGeek
ColorFit | ColorFit Print and Play – ENG | File | BoardGameGeek
Il progetto PNRR “Game4Ced – Gamification for color blindness early detection”, – Next Generation EU (MUR PRIN PNRR, CUP Master G53D2300721-0001) è finanziato dal Ministero dell’Università su fondi PRIN (Fondo per il Programma di Ricerca di Rilevante Interesse Nazionale – PRIN 2022) e coinvolge due unità di ricerca, il Dipartimento di Informatica dell’Università degli Studi di Milano e il Dipartimento di Educazione e Scienze Umane dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia.